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Come conservare l’olio extravergine di oliva

Come conservare l’olio extravergine di oliva

L’olio extravergine di oliva è un elemento fondamentale della dieta mediterranea, presente sulla tavola di tutti gli italiani (e non solo). Ma bisogna sapere che esso è un alimento delicato, che va conservato secondo dei criteri ben precisi per essere consumato al massimo del suo sapore e dei suoi aromi. Quindi, dopo aver scelto un olio la cui produzione è curata nei minimi dettagli, come quello di Oilalà, bisogna fare attenzione anche alla sua conservazione, per mantenere intatte le sue caratteristiche organolettiche fino all’ultima goccia.

Vediamo insieme alcune regole da tenere presente:

1 – L’olio teme la luce, quindi è importante conservarlo in un luogo buio. Esso contiene naturalmente la clorofilla, sulla quale la luce, compresa quella artificiale, agisce, influendo sul colore e sul sapore. Per questo motivo l’olio viene solitamente confezionato in bottiglie di vetro scure, che filtrano gli agenti esterni.

2 – La temperatura ha una certa influenza sull’olio: il calore accelera i processi ossidativi, mentre sotto i dieci gradi le componenti grasse si solidificano. La temperatura ideale, quindi, è intorno ai 14-15 gradi centigradi, lontano da fonti di calore, come i fornelli o qualsiasi elettrodomestico possa innalzare la temperatura dell’olio.

3 – L’olio non ama l’ossigeno: maggiore è la quantità di aria a contatto con il liquido, maggiore è la possibilità che si avviino processi ossidativi. Per questo è importante tenere l’olio in contenitori piccoli, da consumare in poche settimane, piuttosto che in contenitori grandi che rischiano di rimanere aperti per mesi. Sarebbe anzi meglio conservarlo in contenitori con tappi sottovuoto, per eliminare tutta l’aria presente all’interno.

4 – Il contenitore ideale per conservare bene e a lungo deve quindi riparare dall’aria, dalla luce e dal calore. Il materiale perfetto è l’acciaio inossidabile, il materiale di cui non a caso sono fatti i grandi contenitori che anche noi di Oilalà utilizziamo prima dell’imbottigliamento. L’alternativa, in casa, è la latta, maneggevole e leggera, impiegata soprattutto per le lattine da 5 litri. Una volta acquistata una grande quantità di olio extravergine di oliva è bene travasare tutto il liquido in bottiglie di vetro scuro, da aprire una alla volta. In questo modo solo una piccola quantità di olio sarà a contatto con l’aria e verrà consumata prima che gli aromi e il sapore si disperdano. Un materiale che invece è meglio evitare è la plastica per alimenti: maneggevole e leggera, sì, ma nociva, in quanto può rilasciare sostanze che danneggiano l’olio.

5 – A differenza di altri prodotti come il vino o l’aceto, l’olio non migliora invecchiando. Esso infatti ha una scadenza, o meglio, un periodo in cui le sue qualità sono eccellenti e dopo il quale cede a un naturale quanto fisiologico deterioramento, a circa diciotto mesi dalla produzione. Invece il periodo ideale di consumo, quello in cui il gusto e gli aromi toccano l’apice, è fra i tre e gli otto mesi dall’imbottigliamento.

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